Un incremento tondo tondo del 20%: questo il dato saliente del bilancio 2014 di Ladisa, azienda del Mezzogiorno protagonista nel settore della ristorazione collettiva che fa capo ai soci azionisti Sebastiano e Vito Ladisa.
Un risultato che conferma il trend positivo degli ultimi anni della società barese che, con oltre 42 anni di storia alle spalle, dà lavoro a circa 2mila e 500 persone e ogni anno distribuisce oltre 11 milioni di pasti (e derrate alimentari) nelle 15 regioni italiane in cui opera.
E le performance positive non finiscono qui: il valore della produzione è aumentato così come quello del Roe (7%), che evidenzia una buona redditività del capitale proprio, essendo superiore ad un free risk rate al 4,5%; in calo il costo del debito con lo spread Roi-Rod ancora positivo mentre risulta ridotta del 15% la quota di debito a lungo termine. Il valore dell’Ebitda è pari al 5% del fatturato, dato che tiene conto della scelta strategica dell’azienda di investire nel capitale umano e su un piano di sviluppo che consentirà di incrementare il portafoglio commesse anche nel settore privato della fornitura di derrate e dei piatti pronti con il brand Che bontà.
Nel settore della ristorazione poi, nel 2014 l’azienda ha gettato la basi per lo sviluppo industriale dei prossimi 5 anni, consolidando la propria attività nell’Area Sud, e concentrando maggiori sforzi nel Centro Nord. Ladisa ha sedi strategiche a Bari, Torino e Genova, gestisce direttamente 12 impianti produttivi che servono 423 strutture, e opera nel campo della ristorazione ospedaliera, scolastica e delle commesse a favore di enti pubblici, ministeri, Forze dell’ordine ed Esercito.