La Francia sostiene la produzione a km 0. E lo fa non solo a parole ma in forza di una legge che obbliga le mense scolastiche e ospedaliere a utilizzare cibi che provengano da filiera corta: entro il primo gennaio del 2020 infatti, queste strutture dovranno mettere in tavola almeno il 40% di prodotti a km 0, di stagione e provenienti da coltivazioni sostenibili (il 20% di ciò che verrà servito dovrà anche essere bio).
Promotrice della norma una deputata ambientalista della Dordogna, Brigitte Allain, che ha lanciato una petizione insieme all’ong Agir pour l’Environment, raccogliendo in cinque giorni 100mila firme a sostegno della richiesta all’Assemblea Nazionale.
L’iniziativa dopo che l’anno scorso una nota catena di supermercati francesi aveva deciso di commercializzare prodotti difettosi, ma solo a livello estetico, con uno sconto, allo scopo di impedirne lo scarto. Difatti, molti prodotti che presentano difetti di forma, a livello nutrizionale sono equivalenti alla prima scelta.