Aramark marcia a passi spediti verso una nuova quotazione in borsa. Il colosso statunitense della ristorazione collettiva, a sette anni di distanza dal management buyout guidato dall’allora presidente Joseph Neubauer, in compagnia di 250 manager del gruppo e di una cordata composta da GS Capital Partners, CCMP Capital Advisors, J.P. Morgan Partners, Thomas H. Lee Partners e Warburg Pincus LLC, col listing sulla piazza borsistica di New York punta ad intercettare circa 100 milioni di dollari dal libero mercato.
Tale cifra servirà ad alleggerire una pesante esposizione finanziaria: a fine giugno, l’azienda di Philadelphia poteva contare su debiti complessivi per 6,2 miliardi di dollari a fronte di una disponibilità cash da 98 milioni.
Presente in 20 mercati globali con 267mila dipendenti complessivi, Aramark a settembre ha concluso l’esercizio fiscale 2013 con vendite complessive per 13,5 miliardi di dollari, il 70% dei quali prodotti nel solo mercato domestico (9,4 miliardi di dollari).
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