Entro la metà del 2016, Wendy’s darà in franchising 500 ristoranti della sua rete, attualmente in gestione diretta. L’obiettivo è di ridurre al 5% la proprietà sulle 6.500 location della catena.
“Puntiamo ad accrescere la qualità dei nostri profitti incrementando le vendite same-store (i punti vendita aperti da almeno un anno ndr), accrescendo i margini e ottimizzando il sistema”, ha commentato la notizia Emil Brolick, il ceo della multinazionale dell’hamburger di Dublin, Ohio.
La nuova ondata di vendite arriva meno di un anno dopo che il colosso del quick service aveva trasformato in affiliati 400 ristoranti, prima fase di un programma di ottimizzazione del proprio sistema.
Una iniziativa che permette anche di rimodellare l’immagini del brand, secondo i dettami del cosiddetto Image Activation Program: tra le condizione di vendita vi è infatti la richiesta ai franchesee di rimodernare i locali, venduti a un prezzo che oscilla tra i 400 e i 475 milioni di dollari ciascuno.
“La riduzione della percentuale di ristoranti di proprietà avrà uninevitabile impatto sulla crescita degli utili nel breve periodo”, ha aggiunto il chief executive officer della catena. “Tuttavia, crediamo che questa iniziativa di ottimizzazione della rete produrrà una piattaforma più solida, che favorirà la crescita futura, determinando lo sviluppo della rete di ristoranti affiliati”.
Di fatti, possedendo meno ristoranti, il fatturato di Wendy’s è diminuito del 15,3% nel quarto trimestre del 2014 che si è chiuso il 28 dicembre scorso, calando a 502 milioni di dollari dai 592,4 dello stesso periodo dell’anno prima. E tuttavia, l’Ebitda aggiustato (vale a dire i guadagni prima di interessi, tasse e ammortamenti) è aumentato del 20,3%, salendo a 107 milioni di dollari (erano 89 l’anno prima). E per il 2015 le previsioni parlano di una ulteriore progressione tra il 5 e l’8%.
Sempre nell’ultimo trimestre dell’anno scorso, le vendite same-store sono aumentate del 1,9% nei ristoranti aziendali e dell’1,6% in quelli in franchising.
L’utile netto nel quattro trimestre è stato di 23,3 milioni di dollari, in calo rispetto ai 33,1 dello stesso periodo dell’anno precedente, a causa di una tax rate più elevata.
Gli utili per azione sono stati pari a 10 centesimi contro gli 11 di un anno prima, mentre le vendite same-store di Wendy’s sono aumentate del 2,3%. Nel 2015 il quartier generale dell’azienda fondata nel 1969 da Dave Thomas prevede crescano ancora, in media del 3%, mentre il valore delle azioni dovrebbe lievitare a sua volta del 33,3%.
Wendy’s prevede infine di investire ancora in tecnologia, estendendo in tutti i 6.500 ristoranti della sua rete i sistemi di mobile rewards e di mobile ordering già presenti in 2.600 location. A ciò si aggiungeranno iniziative volte a favorire i pagamenti attraverso mobile devices.