Secondo il Sole24ore, la cessione del retail di Grandi Stazioni è una questione italo-francese. Antin, il maggior fondo infrastrutturale transalpino, assieme a Maurizio Borletti, erede della dinastia milanese che ha fondato i grandi magazzini Rinascente, si sarebbero aggiudicati l’asta, sempre secondo il Sole24Ore, mettendo sul piatto 750 milioni di euro. Secondo fonti finanziarie, invece, l’offerta ammonterebbe a circa 950 milioni, di cui 191 milioni di accollo del debito, e sarebbe ben superiore al valore espresso nell’offerta non vincolante, presentata in precedenza dalla cordata e che ammontava a 727 milioni di euro. Sbaragliata così la concorrenza di Altarea, Deutsche Bank e Lone Star. Dai grandi magazzini, il Gruppo Borletti punta dritto alle grandi stazioni. In una recente intervista, Maurizio Borletti aveva stimato in 700 milioni i viaggiatori che transitano ogni anno dai 14 hub gestititi da Grandi Stazioni (La Rinascente è arrivata a 15 milioni di clienti l’anno ndr) e aveva giudicato il lavoro di riqualificazione degli scali fatto da GS come uno dei migliori tra i competitor continentali.
Adesso, il nostro compito sarà quello di capire che strategia adotterà il nuovo gestore: sarà in grado di completare la modernizzazione degli spazi in un’ottica di servizio al cliente a tutto tondo o punterà solo su utili a breve termine?… Staremo a vedere.
Colpo di scena! il retail di Grandi Stazioni va alla cordata Anten-Borletti
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