Mentre la proposta di Bill Gates, patron di Microsoft, di tassare il lavoro dei robot accende il dibattito a livello mondiale, Flippy ha preso servizio nel fast food CaliBurger di Pasadena, California, e presto farà la sua comparsa molti altri ristoranti della catena Usa.
Per il Gruppo Cali e la Miso Robotics che l’ha creato, l’androide ha una qualità in più rispetto a quelle generalmente riconosciute alle macchine: dotato di un software con Intelligenza Artificiale, impara con l’esperienza, vale a dire cucinando.
Fisicamente, Flippy è costituito da un piccolo carrello su ruote per spostarsi, un braccio mobile a sei assi con cui svolge molteplici funzioni, una telecamera per vedere ciò che c’è da cucina e ciò che è in fase di cottura e numerosi sensori che rilevano in dati termici e in 3D. Dispone inoltre di una vasta serie di accessori intercambiabili, con cui realizza molteplici preparazioni: dalle pinze per la cottura a puntino degli hamburger alle spatole e ai raschietti. Gli utensili si cambiano da sé: a seconda delle preparazioni, una pompa pneumatica espelle l’ultimo attrezzo usato inserendo quello utile alla nuova pietanza da cuocere. In questo modo, nessun inserviente umano perde tempo a smontare e rimontare pezzi.
Non è tutto: Flippy avverte i colleghi “in carne e ossa” su quanto c’è ancora da fare e sulle comande da evadere. Ad esempio, quando un hamburger è cotto, il robot lo posizione sulla fetta di pane e avvisa i cuochi di procedere a posizionare il formaggio. E ancora, annota quanti e che tipo di panini rimangono da cuocere per essere quindi serviti.
Flippy avrà presto numerosi “fratelli”: nel prossimi due anni il management di CaliBurger conta di inserire almeno 50 nei suoi ristoranti in tutto il mondo.