Ben 580 milioni di euro di fatturato aggregato a livello di Gruppo oltre a 110 milioni di portafoglio estero in Spagna, Danimarca e Germania: sono questi i dati salienti del bilancio del colosso emiliano della ristorazione, chiuso con 9,1 milioni di euro di utile. La sola Camst registra un fatturato di 508 milioni di euro e 4,2 milioni di euro di utile, grazie a produzione e distribuzione di 116 milioni di pasti su tutto il territorio nazionale. Basti dire che, a fronte di una progressione dello 0,4% del fatturato globale del settore della ristorazione, per la cooperativa la crescita è stata del 4,4%.
Non solo: nel 2016 sono stati realizzati 25 milioni di investimenti, buona parte impiegati per lo sviluppo della ristorazione commerciale, che vale 54 milioni di euro, col brand Dal 1945 Gustavo Italiano in testa mentre Tavolamica, format con punti self service pensati per la pausa pranzo dei dipendenti ma aperti anche al pubblico, ha iniziato un percorso di rinnovamento con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale.
Prosegue nel frattempo la realizzazione del piano strategico dell’azienda guidata dal direttore generale Antonio Giovanetti, con l’obiettivo di sviluppare la presenza in Europa, dove ha acquisito quote di società in Spagna e Danimarca investendo 10 milioni di euro. Da non tralasciare poi come, attraverso la fusione con la cooperativa Gesin di Parma, sia stata creata una business unit specializzata nel facility, in grado di offrire ai clienti di Camst un ventaglio di servizi globale.
Tornando al core business, nel 2016 l’andamento dei ricavi rispecchia una maggiore incidenza nella ristorazione collettiva, in particolare nella scolastica e nella socio-sanitaria, dove il fatturato è cresciuto di 18 milioni di euro.
Sul versante finanziario si conferma la solidità della cooperativa con un patrimonio netto di 201 milioni di euro, che rappresenta più del 25% del patrimonio dei primi 10 top player del settore in Italia. Un colosso che ha potuto accrescere anche la forza lavoro: 174 occupati in più, dei quali 150 under35, pari a un incremento dell’1,6%.
La cooperativa presenta dunque ai suoi 7.373 soci lavoratori, +5% rispetto all’anno precedente, e ai suoi 4.247 soci sovventori, un risultato economico positivo, raggiunto in un anno segnato da importanti sviluppi nei settori strategici di impresa.