Dopo Ibiza, Milano Marittima e Bologna, è arrivata all’ombra della Madonnina Pummà, progetto-concept di pizzeria per degustazione di alto livello che nella capitale della moda, del design e ormai del gusto ha battezzato la pizza gourmet “La Milanese… taaac”, a base di sfilacciato di ossobuco, crema di riso e zafferano, fior di latte e zafferano.
Sviluppata su 330 mq e dotata di 130 sedute, la location di via Caminadella impiega 15 persone dalle 19.00 a mezzanotte durante la settimana e fino a mezzanotte e mezza venerdì e sabato.
Sono 23 le pizze della carta del ristorante aperto in zona sant’Ambrogio, davanti allo storico liceo Manzoni: 8 della tradizione, 15 da degustazione. Largo impiego di Presidi Slow Food per le farciture: olive di Gaeta, capperi di Salina, pomodori pelati di Terra Amore e Fantasie di Sant’Antonio Abate, mozzarella fior di latte e bufala campana del Caseificio Casolare di Alvignano, burrata pugliese del Caseificio Palazzo di Putignano. Grande spazio poi ai prodotti stagionali del territorio, alle verdure fresche acquistate nei mercati, ai formaggi della Romagna Toscana della Fattoria Le Guide di Tredozio, al prosciutto di Parma Dop di Casa Graziano, ai salumi di Mora Romagnola e alla mortadella bolognese di Silvio Scapin.
Massima attenzione anche ai trend emergenti a tavola, all’insegna del salutismo: Pummà strizza l’occhio a bio e al gluten free, tra l’altro con i prodotti del Pastificio Verrigni di Roseto degli Abruzzi. Non mancano vini e bollicine (con Champagne, Franciacorta e Lambruschi emiliani), cui si unisce una carta stagionale di birre artigianali italiane e del territorio.
Per quanto attiene agli impasti, oltre al classico a base di farine macinate a pietra di soli grani italiani grano tenero Tipo 2 e a quello con farina di orzo e avena (entrambi con lievito madre), nel locale milanese è presente l’idrolisi, inventata del pluripremiato maestro Beniamino Bilali: si tratta di un impasto senza il lievito, ottenuto con i chicchi di grano spezzati e lasciati a fermentare in acqua, che producono una pasta leggera ed ariosa, particolarmente digeribile. Maestro pizzaiolo è Indrit Haraciu, stella emergenti della pizza di qualità.
È possibile acquistare i prodotti alimentari e gli accessori da cucina in un corner dedicato all’interno del locale, il quarto anello di una catena nata da un’idea imprenditoriale italiana “glocal”, basata su un progetto societario focalizzato sulle peculiarità del territorio