Camst ha vinto un bando europeo per misurare la propria impronta ambientale (noto anche come PEF – Product Environmental Footprint) nell’ambito del progetto Life EFFIGE.
L’azienda emiliana guidata da Antonio Giovanetti è stata scelta con quattro imprese attive in altri comparti per dare il via a una esperienza pilota di eco-innovazione e competitività con l’obiettivo di calcolare l’impatto ambientale dei propri servizi o prodotti, e successivamente aumentare il livello di sostenibilità delle proprie attività.
Per la cooperativa emiliana, colosso della ristorazione da oltre 100 milioni di pasti all’anno, la misurazione riguarderà tutte le fasi del servizio, dalla scelta delle materie prime alla loro trasformazione, dalla definizione dei menu fino alla produzione dei piatti.
L’iniziativa è stata promossa dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna che svolge il ruolo di coordinatore e partner tecnico del progetto. Le attività tecniche saranno seguite da Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.