Emilia-Romagna al primo posto, con quasi 5,3 milioni di euro, davanti a Toscana e Lombardia: è la classifica delle tre Regioni che offrono più pasti biologici agli alunni in Italia. La prima della classe si è quindi aggiudicata oltre la metà del fondo nazionale per le mense bio, con oltre 330 strutture (tra asili nido, scuole d’infanzia, primarie, secondarie e istituti comprensivi) che riceveranno le sovvenzioni a copertura delle maggiori spese sostenute per l’erogazione di questa tipologia di pasti e per realizzare progetti di informazione e di promozione nelle scuole.
Sul fronte opposto le regioni dove ad usufruire di mense biologiche sono ancora in pochi: 10mila in Molise, 13.300 in Abruzzo, poco meno di 29 mila in Friuli Venezia Giulia, 19.900 in Veneto.
In tutta Italia, attualmente sono oltre 11 milioni gli studenti che possono pranzare in mense scolastiche bio: la ripartizione dei fondi è avvenuta proprio in base al numero di beneficiari in ciascun ambito territoriale. È stata la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome a fine ottobre ad approvare lo schema di decreto del Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo sul riparto del fondo per il 2018. Nella stessa sede è stata espressa la raccomandazione che in futuro si destini il 20% delle risorse ad attività di comunicazione rivolte alle aree con minore presenza di mense biologiche.