Il numero delle aziende di ristorazione iscritte alle Camere di commercio è cresciuto di quasi il 30%, che corrisponde a una media annua del 3,4% con punte del 6,3% in Sicilia e del 5% in Campania: il dato emerge dall’analisi Unioncamere-InfoCamere sui dati del Registro delle imprese italiane, che ha analizzato, per il periodo tra il 31 marzo 2011 e il 31 marzo 2019, il settore delle imprese con attività nel settore della ristorazione con somministrazione. Ebbene, alla fine di marzo di quest’anno, rileva l’istituzione guidata da Carlo Sangalli, le imprese del settore hanno raggiunto quota 142.958, ovvero 30.724 in più rispetto alla stessa data del 2011, con un aumento quindi del 27,4%.
Assai articolato il settore, suddiviso più o meno pariteticamente tra società di capitale (il 32,6% del totale), società di persone (il 31,7%) e imprese individuali (il 34,4%). Un’attività su quattro è guidata da donne, e da under 35 e da stranieri rispettivamente nell’11,9% e nell’11,5% dei casi.
Nel periodo esaminato la crescita si è concentrata per due terzi nelle regioni del Centro-sud: delle oltre 30mila realtà in più rilevate infatti, il 37% è nel Mezzogiorno e un altro 28% nel Centro, per un aumento pari al 66% di quello complessivo.
A riprova della vitalità del settore, anche le previsioni dell’Osservatorio Confimprese, che per la seconda metà del 2019, ovvero tra luglio e dicembre, prospetta che su 675 opening di nuovi punti vendita, in crescita del 10% sullo stesso periodo 2018, una fetta consistente sarà costituita da attività food&beverage.