Dalla Fipe un aiuto ai ristoratori e alle famiglie per sprecare meno.
È con questo intento che la Federazione Italiana Pubblici Eservizi diffonde delle vere e proprie linee guida per aiutare i professionisti in maniera concreta e un decalogo rivolto alle famiglie per sprecare meno in cucina e a tavola.
Sullo sfondo, l’Earth Overshoot Day, che quest’anno è arrivato il 29 luglio: da quel giorno, come certificato dal Global Footprint Network che controlla l’impronta ecologia dell’uomo, è cominciato il sovrasfruttamento delle risorse naturali: aria, acqua e cibo.
In soldoni: l’umanità sta utilizzando la natura 1,75 volte più velocemente di quanto gli ecosistemi riescano a rigenerarle. E l’Italia è al nono posto fra gli stati, avendo terminato le risorse che può rigenerare in un anno addirittura già il 15 maggio scorso!
Di qui la nascita del Manifesto per una Ristorazione Sostenibile, basato sul presupposto che il cibo non è una merce qualsiasi ma un condensato di valori sociali culturali e ambientali, come ha sottolineato Lino Stoppani, presidente della Fipe, presentando le linee guida anti spreco: acquistare materie prime di qualità al giusto prezzo, valorizzare e formare il personale, incentivare i clienti a portare via quanto non viene consumato.
Allo stesso tempo la Federazione si è impegnata nella promozione e nella diffusione anche di un secondo testo, rivolto alle famiglie: un decalogo per sensibilizzare i cittadini ed educarli al riuso in cucina realizzato in collaborazione con lo chef Franco Aliberti, che ha fatto della circolarità e dell’utilizzo di materie prime povere la sua filosofia.
Questi due documenti arrivano a tre anni dall’entrata in vigore della legge 166 contro lo spreco alimentare, che, come ha sottolineato la promotrice Maria Chiara Gadda, ha generato importanti risultati in termini di gestione e recupero delle eccedenze lungo la filiera agroalimentare, con una crescita del 25% del cibo recuperato.
Nel progetto sono coinvolte tutte le associazioni aderenti a Fipe, oltre che interlocutori come Caritas e Banco Alimentare.