Promosso dalla senatrice Leana Pignedoli, vicepresidente della Commissione Agricoltura del Senato, ecco il primo disegno di legge sulla ristorazione collettiva, che verrà depositato nelle prossime settimane.
Il disegno di legge disciplina i servizi della ristorazione collettiva, inserendola a pieno titolo come parte integrante della filiera agro-alimentare. In questo ruolo, partecipa attivamente all’elaborazione delle linee guida definite dai ministeri della Salute e delle Politiche Agricole; viene inoltre riconosciuto il ruolo, sempre più importante, che svolge quale veicolo preferenziale per la promozione dell’educazione alimentare nelle scuole. In materia di bandi di gara, infine, il disegno di legge prevede l’esclusione del criterio del massimo ribasso a favore del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e definisce alcuni requisiti (adeguata formazione del personale; diminuzione sprechi alimentari, inserimento di prodotti agricoli e alimentari derivanti da agricoltura biologica) ai quali le istituzioni pubbliche possono attribuire punteggi aggiuntivi in fase di aggiudicazione.
“Ogni giorno milioni di italiani mangiano fuori casa e circa la metà di loro lo fa all’interno di una mensa”, ha spiegato la senatrice. “Ma non si è mai avuto un approccio nazionale quando si è trattato di un settore così importante quale quello della ristorazione collettiva che viene considerata semplicemente come erogatore di cibo igienicamente corretto. Riteniamo, invece, che essa svolga un ruolo quotidiano fondamentale per la salute, l’etica, la consapevolezza alimentare e la valorizzazione del cibo”.
A parte l’opportunità di evitare il massimo ribasso, comunque apprezzabile, mi sembra che gli aspetti relativi alla sostenibilità ( evitare sprechi, introdurre prodotti biologici) siano già ampiamente inseriti nell’E procurement, Criteri Ambientali Minimi in testa, pertanto non innovativi..
Fra l’altro i C.A.M. per la Ristorazione prevedono molti altri aspetti: perché non puntare di più sulla riduzione e separazione dei rifiuti, secondo le necessità locali, ad esempio??