Agritursimi, home-restaurant e nuove forme di ristorazione: l’offerta food&beverage classica, dal ristorante alla trattoria fino al baretto sulla spiaggia, sempre più spesso deve fare i conti con una concorrenza che usa molteplici armi, non ultimi i droni: presto potrebbero essere proprio questi apparecchi a consegnare il pasto in ufficio.
“C’è un eccesso di offerta nel settore della somministrazione del cibo”, ha detto a riguardo Lino Stoppani, presidente Fipe in occasione di una tavola rotonda promossa nei giorni scorsi da Italia a tavola a Firenze, con la partecipazione del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, Fipe-Confcommercio, Coldiretti e, per gli chef, Massimo Bottura.
Non per nulla, come ha sottolineato Stoppani, il Belpaese ha una densità imprenditoriale che supera del 40% la media europea, secondo una elaborazione Fipe su dati Eurostat. Nella Ue a 28 ci superano, in termini di densità di pubblici esercizi, solo Portogallo, Grecia e Spagna. La stima attuale assomma 300mila imprese di ristorazione, con un valore aggiunto attivato dal settore che sfiora i 40 miliardi di euro.
Nondimeno, “in 5 anni hanno chiuso i battenti circa 50mila imprese di settore e a causa della crisi quasi 8 miliardi sono andati in fumo: 3 miliardi di veri e propri tagli e 5 di mancata crescita”’ ha aggiunto Stoppani, evidenziando come “c’è molta improvvisazione, in un lavoro che invece richiederebbe requisiti di etica e capacità imprenditoriale’”.