Camst, da oltre 70 anni presente sul mercato della ristorazione, parteciperà come sponsor alla X edizione di NutriMI, il Forum di Nutrizione Pratica (www.nutrimi.it) che rappresenta un punto di riferimento per la comunità scientifica e un’occasione di aggiornamento professionale per centinaia di professionisti operanti nei settori dell’alimentazione e della salute: i massimi esperti sui temi della nutrizione parleranno di dieta come prevenzione e della corretta alimentazione per esigenze specifiche, presentando le più recenti ed eclatanti evidenze scientifiche, ricerche e casi pratici.
È in questo contesto che s’inserisce la partecipazione dell’azienda bolognese alla due giorni milanese presso il centro congressi Le Stelline, attraverso un corner dedicato alla degustazione di una selezione di prodotti volta a illustrare alla comunità scientifica (tra gli ospiti il professor Eugenio Del Toma e la dottoressa Stefania Agrigento) le nuove tecniche produttive sperimentate: in particolare la cottura sottovuoto, in cui gli alimenti vengono confezionati in apposite buste, condizionati in vuoto e processati a temperature inferiori e per tempi più lunghi rispetto a quelli utilizzati nei tradizionali sistemi di cottura.
I vantaggi di questa tecnologia si misurano in termini di qualità nutrizionale, gusto e consistenza degli alimenti. Infatti, come spiega Antonietta Ballan, dietista ULSS, nella testimonianza video che verrà trasmessa durante l’evento presso il corner della cooperativa emiliana “il fatto di cuocere il cibo sottovuoto fa in modo che i succhi nutritivi presenti all’interno dell’alimento si concentrino e quindi fa esaltare il sapore naturale dell’alimento stesso a tutto beneficio quindi della digeribilità e salubrità dell’alimento preparato”. Ma non è tutto: “Un plus di questa tecnologia sta nel fatto che il prodotto è confezionato e che quindi, nelle fasi successive alla preparazione (trasporto e distribuzione) si evita qualsiasi pericolo di contaminazioni crociate”, evidenzia Enrico Stoppa, specialista dei processi produttivi per la ristorazione collettiva di Camst.
La tecnica del sottovuoto è solo una delle innovazioni che l’azienda bolognese ha portato nel campo della ristorazione socio-sanitaria, dove opera tra i leader gestendo oltre 15 milioni di pasti all’anno distribuiti in presidi ospedalieri, cliniche, case di cura, di riposo e strutture per le lunghe degenze in tutta Italia e ponendo al centro il paziente e le sue specifiche esigenze nutrizionali.
“Il nuovo paradigma per la ristorazione ospedaliera e socio assistenziale di Camst è passare da un concetto di pasto visto come servizio accessorio ad un concetto di pasto inteso come percorso fondamentale nella cura del paziente”, afferma Simone Gozzi, responsabile Nutrizione Camst, facendo proprie le Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione ospedaliera ed assistenziale del Ministero della Salute riconoscono che la ristorazione ospedaliera è parte integrante della terapia clinica e che la nutrizione va dunque inserita a pieno titolo nei percorsi di diagnosi e di cura. “I pazienti degli ospedali pubblici e i privati hanno bisogno di un servizio di ristorazione personalizzato”, continua Simone Gozzi, “per ognuno di loro selezioniano ingredienti che rispettano i più alti standard di qualità e menu che vengono studiati da professionisti in collaborazione con medici e dietologi nel rispetto delle diete particolari, dei parametri nutrizionali e ispirati ai principi della varietà e della gradevolezza delle pietanze”.