La Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ha emanato lo scorso mese una delibera che ha importanti risvolti per il mondo della ristorazione scolastica.
L’antefatto: nel mese di maggio le organizzazioni sindacali proclamavano una serie di scioperi in date ravvicinate che coinvolgeva tutti i lavoratori del comparto ristorazione collettiva, mense scolastiche comunali e statali di Roma e del Lazio.
Angem, l’associazione che ricomprende quasi tutte le principali aziende della ristorazione collettiva, e le società Vivenda, La Cascina e Dussmann Service, richiamandosi al contenuto della legge n. 46 del 1990 sull’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, chiedevano all’Autorità di valutare il comportamento dei sindacati e di adottare provvedimenti conseguenti per tutelare i diritti delle persone interessate al servizio.
La Commissione ha riconosciuto l’essenzialità del servizio di refezione scolastica stabilendo che, in caso di sciopero, il rispetto di un periodo di preavviso congruo e l’avviso all’utenza diventano necessari per consentire ai bambini, alle scuole e alle famiglie di organizzarsi tempestivamente. Per cui, consentire in tale ambito la proclamazione di scioperi con periodi di preavviso brevissimi (ad esempio 24 ore) o senza soluzione di continuità, può gravemente pregiudicare il diritto di istruzione.
Il deliberato è stato accolto con soddisfazione da Angem e dalle aziende che avevano presentato il ricorso.