Commercio sugli scudi nel 2017. Secondo i primi studi, il settore replicherà i numeri del 2016: 1.150 aperture per un totale di quasi 10 mila nuovi posti di lavoro.
A trainare il comparto due pilastri del made in Italy: food and fashion, che sommati rappresentano più della metà sul totale delle opening, con una ricaduta occupazionale di 6.800 addetti. Buone in particolare le prospettive nel travel retail, dove spicca il progetto di ampliamento del Molo E di Roma Fiumicino: qui Aeroporti di Roma ha stanziato 390 milioni di euro per 90 mila metri quadrati, 6 milioni di passeggeri in più all’anno e una galleria per lo shopping, che si candida a diventare una tra le più grandi d’Europa.
Tra le nuove tendenze nel campo della ristorazione, dove l’anno scorso hanno aperto 318 nuovi locali per un totale di 4.749 addetti, spiccano il “fast casual food” e la colazione veloce fuori casa.
Numerosi i gruppi in prima linea quest’anno con i loro programmi di sviluppo. Nei quali è ricompreso anche lo sbarco oltre i confini nazionali. Si segnala in questo ambito una previsione di crescita del 20% rispetto al 2017 (quando le aperture abroad sono state 230). È ancora una volta il food a fare da battipista: sull’esempio dei big (leggi Autogrill) e del successo del cibo italiano a livello planetario, adesso anche realtà di minori dimensioni si apprestano a fare il grande salto. Tra i gruppi più attivi Cigierre, che prevede una decina di aperture in Svizzera e in Francia con i marchi Old Wild West, Wiener Haus, Pizzikotto, America Grafiti e Shi’s. A sua volta La Piadineria, dopo il successo dei locali di Nizza e Marsiglia, punta ancora sulla Francia, con 5-6 aperture nei principali mall del Paese transalpino. Laddove anche il gruppo Cibiamo, che ha in portfolio le insegne La bottega del Caffè, Cibiamo, Virgin Active Café e Mondadori Café, si appresta ad inaugurare 2 locali.
Andando fuori dall’Europa, il gruppo napoletano Sebeto ha in programma 5 opening a marchio Rossopomodoro (sicuri 1 locale a Panama, 3 in Oman, 1 Las Vegas con Eataly; trattative in corso per 2 location in Colombia e altre in Spagna e Tunisia). Con 40 punti vendita già attivi in Italia, un’altra società campana, Queen’s Chips, specializzata nella patatineria take away, scommette su nord Europa e Cina, con ben 30 nuovi pdv in queste due aree. Mama Burger, invece, taglierà il nastro a Ibiza. Sul fronte bio, invece, dopo il debutto del primo negozio biologico su strada a Varsavia (tutti gli altri negozi sono in centri commerciali), EcornaturaSì, programma tagli nastro in Spagna. Assai attivi anche alcuni colossi della collettiva: Camst con il marchio Tavolamica, CIR food ad Amsterdam. Infine, nel ramo caffetterie, la triestina illycaffè continua la sua marcia sui mercati esteri con 35 coffee shop: 20 in Europa, Medio Oriente e Africa, 10 in Asia e 5 in America.